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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

Consigli

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Diffido sempre da chi mi dice:" Posso darti un consiglio"? Prima di tutto perchè chi vuole veramente dare consigli non ha bisogno di darli, ma agisce per essere un esempio per gli altri. Poi saranno gli altri a decidere se assorbire qualcosa ritenuto buono da qualcuno (che sia un'idea, un atteggiamento, un modo di fare) per poi farlo proprio, oppure no. Secondo perchè chi da un consiglio sta decidendo per noi, indicandoci quale è, secondo lui, la strada più opportuna da seguire, solitamente unito a frasi come " Io ci sono già passato, io ho l'esperienza, io è anni che lo vivo, ecc." E poi seguito immancabilmente da frasi tipo " Io te lo sto solo dicendo, poi fai come vuoi, la vita è la tua, però... bla bla bla. Tutti si sentono in diritto di dirci cosa dobbiamo fare, come dobbiamo comportarci, per il semplice fatto che loro ci sono già passati, loro sono più esperti di noi. E poi, se malauguratamente tu non accettassi il consiglio, sei tacciato di sup

Vita

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Quanti di noi possono dire di vivere, in questo momento, una vita degna di essere vissuta? Quanti? Quanti la notte si addormentano con la consapevolezza di aver vissuto un giorno piuttosto che averlo solamente "subito"? Diamo la colpa alla routine di tutti i giorni, alla ripetitività dei nostri gesti, delle nostre azioni, non sapendo, o facendo finta di non sapere, che la routine è prima di tutto uno stato mentale, psicologico. E le azioni che compiamo o subiamo, sono solo un suo proseguimento. Non è facile uscire da questa situazione di impasse, soprattutto perchè siamo bravissimi a trovare mille scuse per la vita che stiamo facendo, trasformando in inevitabile anche ciò che non lo è. Prendiamo delle strade, compiamo delle scelte, ma siamo proprio sicuri che in realtà stiamo scegliendo in piena autonomia, o seguiamo solamente il tracciato già segnato da altri, illudendoci di essere consapevoli e soprattutto liberi?

E ora rispondeteci

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Finalmente. Era ora. Dopo lo scontro Fini-Berlusconi al congresso del Popolo della Libertà, io credo proprio che qualcosa possa cambiare. Gianfranco Fini ha parlato. E quello che ha detto va ascoltato e riascoltato perchè finalmente fissa dei punti cardine. Critica i giornali "berlusconiani", responsabili di scrivere sempre e soltanto a senso unico, perchè pagati dal padrone. Critica aspramente la riforma della giustizia, ridicolizzando la cosiddetta prescrizione breve, definendola "amnistia mascherata" E critica il ruolo troppo centrale della Lega, che pur essendo un partito al 12%, detta legge all'interno della coalizione di centro destra. E' importante sottolineare l'intervento di Fini, perchè adesso sono proprio curioso di sapere che cosa risponderà Berlusconi e tutta la sua schiera di servitori adoranti. Ora non vale più la risposta classica, quella buona per tutte le occasioni:"è colpa dei comunisti, la sinistra ci attacca gratuitamente, la si

Io so. E ho le prove. Roberto Saviano

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Leggere Gomorra ti apre un mondo. Leggere Gomorra ti fa capire tante cose. Leggere Gomorra ti fa sentire impotente. Leggere Gomorra ti fa sentire perso, spaesato, privo d'identità. Leggere Gomorra ti fa sentire inutile. Leggere Gomorra ti fa sentire male. Ti fa chiudere lo stomaco, ti fa stringere il cuore, ti lascia una ferita nell'anima. Da Gomorra: "Io so e ho le prove. Gli imprenditori italiani provengono dal cemento. Loro stessi sono parte del ciclo del cemento. Io so che prima di trasformarsi in uomini di fotomodelle, in manager da barca, in assalitori di gruppi finanziari, in acquirenti di quotidiani, prima di tutto questo e dietro tutto questo c'è il cemento, le ditte in subappalto, la sabbia, il pietrisco, i camioncini zeppi di operai che lavorano di notte e scompaiono al mattino, le impalcature marce, le assicurazioni fasulle. Lo spessore delle pareti è ciò su cui poggiano i trascinatori dell'economia italiana. Io so. E ho le prove. I nuovi costruttori, p

Trasgredire

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Oggi una mia collega mi ha chiesto se fumassi. Io le ho risposto di no. E lei, scherzando ma non troppo, mi ha detto:" E conceditela qualche trasgressione"! Il discorso era leggero, quindi ci siamo messi tutti e due a ridere, chiudendolo con qualche battuta su presunte "trasgressioni" sessuali e via dicendo. Quello del fumo è solo un banale esempio, mi voglio soffermare su altro. In realtà le avrei voluto rispondere in un'altra maniera, che cerco di spiegare ora. Io ho cercato sul vocabolario il termine trasgredire, e il vocabolario scrive questo:" eccedere i limiti posti da una norma, non attenersi a quanto disposto da leggi e simili. Deviazione dalle regole di comportamento prevalenti". Tolto il significato giuridico della parola, che chiaramente ora non mi interessa, mi focalizzo su quello sociale, riprendendo le prime tre parole della frase iniziale: eccedere i limiti. Limiti. Eccedere i limiti perciò significa averli, e una volta superati possiamo

Votare a 16 anni

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Il deputato Pdl, Fabio Granata, ha espresso il volere di abbassare l'eta del voto da 18 a 16 anni. Se il giovane Granata (51 anni) parlasse un po' con i giovani e frequentasse l'universo giovanile, si accorgerebbe dell'enorme stronzata che ha detto. I ragazzi di oggi non hanno la più pallida idea di cosa sia la politica e soprattutto non gli interessa, hanno altri modelli da seguire, modelli che gli vengono proposti dalla televisione, dal cinema, da una realtà che premia l'avere più che l'essere, la forma più che la sostanza. Sono appunto molto più manipolabili e con scarsa maturità per votare dopo un ragionamento fluido e libero da influenze. Badate, la colpa non è dei giovani, ma della cultura italiana, in modo particolare quella degli ultimi anni. Però se la proposta del Granata dovesse essere presa in considerazione, ho anche io alcuni suggerimenti niente male sull'argomento: - si potrebbe prendere la patente a 12 anni, magari con l'obbligo di aver g

6 aprile 2009-6 aprile 2010, ore 3,32

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Rintoccano le campane. Rintoccano 308 volte. Una per ogni vittima. E' passato un anno, ma il 6 aprile 2009 è presente nell'animo degli aquilani come fosse ora. 25mila persone hanno ricordato quel giorno. Spero che tante altre lo abbiano fatto pur non essendo là, in una piazza Duomo gremita come non mai. 25mila fiaccole accese, che significano non solo speranza, ma voglia di vedere la luce alla fine di un tunnel, troppo lungo per essere sopportato. Il silenzio di questa notte è più grande e più forte di qualunque urlo, richiesta di aiuto, di disperazione. In quel silenzio c'è tutto l'orgoglio e la fierezza di un popolo che non vuole arrendersi. Che ha bisogno di sapere che quella luce non si spegnerà mai. Noi tutti glielo dobbiamo.

Mi autodenuncio

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Ieri sfogliavo un po' distrattamente il quotidiano "La Repubblica", quando a pagina 27 mi salta agli occhi un articoletto su L'Aquila e il cosiddetto "popolo delle carriole", con annessa fotografia che ritrae inequivocabilmente il sottoscritto che "aiuta", nel suo piccolo, gli aquilani a riprendersi la propria città. Riporto i passi più importanti dell'articolo, perchè parlano da soli, e sono assolutamente agghiaccianti. Spiegano inequivocabilmente dove sta andando a finire il nostro paese, che è ancora considerato civile: "Il popolo delle carriole ora è sotto inchiesta, e rischia il carcere (si, avete letto bene). A tre responsabili del coordinamento dei comitati cittadini è già stato notificato un avviso di garanzia. E pare che gli avvisi stiano per raggiungere anche altri partecipanti alla manifestazione (se manifestazione significa voler fare qualcosa per risollevare la propria città dopo la tragedia del terremoto, al contrario di quan

Chi non è il cristiano?

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Stamattina, durante una pausa prima di riprendere a lavorare, ero in sala break e avvicinandomi alla macchinetta delle bevande e del cibo, ho avuto la sciagurata idea di selezionare un tramezzino con prosciutto e formaggio, mio pasto prelibato per il pranzo (ero a diarrea dopo 10 minuti). Improvvisamente alle mie spalle sento una voce che fa: "Ma che fai, non puoi mangiare il prosciutto, oggi è venerdì santo"! guardandomi con sdegno e disprezzo, neanche avesse appena visto uno che picchia un invalido. Mi giro e mi rendo conto che la persona che l'ha detto (una ragazza), non ho la più pallida idea di chi sia. Inizialmente, un po' stupito, quasi mi veniva da dire: "Ma chi minchia sei, fatti i cazzi tuoi"! Ma siccome, a volte, riesco anche a contenermi, ho solo risposto educatamente e gentilmente: "Veramente non sono cristiano, quindi oggi per me è un giorno come tutti gli altri, e anche se lo fossi, non sarebbe mangiare la carne o meno il venerdì che mi f

Pesce d'aprile

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Giornata di scherzi il primo di aprile, di burle, di parole in libertà, dette e scritte, per prendere e prenderci in giro. Ecco i pesci d'aprile più riusciti in questi ultimi anni in Italia. Ma badate bene, non c'è niente di vero. PESCE D'APRILE: Il presidente del consiglio italiano si fa le leggi ad personam per non essere condannato, o almeno giudicato; PESCE D'APRILE: Emanuele Filiberto è arrivato secondo a Sanremo; PESCE D'APRILE: Uno dei ministri italiani è Mara Carfagna; PESCE D'APRILE: La ricostruzione a L'Aquila è ferma al 6 aprile 2009; PESCE D'APRILE: il presidente del consiglio italiano porta i tacchi, è uno sciupafemmine, porta la bandana e fa le corna alle persone nelle foto... ah, dimenticavo: è convinto che le persone di colore siano "abbronzate"; PESCE D'APRILE: nonostante quanto detto qui sopra, l'opposizione fa molto più ridere; PESCE D'APRILE: Molti uomini appartenenti al clero sono pedofili; PESCE D'APRILE: C