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Visualizzazione dei post da gennaio, 2009

Vedo rosso

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Amo la Spagna. Ho passato un periodo indimenticabile della mia vita in questa stupenda nazione. Un giorno spero di tornarci a vivere.Per tanti aspetti sono nettamente più avanti di noi. Però detesto una cosa, mi fa schifo, la trovo ripugnante, una cosa che da tanti spagnoli (non da tutti fortunatamente) viene considerata una tradizione della cultura, ma che di culturale non ha un bel fico secco: la corrida . Non voglio fare il moralista, è che quando ti appassioni a qualcosa, vorresti che questo qualcosa non avesse difetti, che fosse perfetto, vorresti conservarne un'immagine sempre positiva e pulita. Questo è l'effetto che la Spagna ha su di me, ed è per questo che odio la corrida: rovina la perfezione della mia passione. Uno "spettacolo" che non ha niente per essere definito tale, in cui convergono forse più interessi che vera tradizione. Il toro che viene torturato fino alla morte in una infinita agonia mi fa rabbrividire, ma ancor più agghiacciante è l'applaus

Ragionare con i piedi

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Ai posteri l'ardua sentenza La commissione parlamentare sull'infanzia, presieduta da Alessandra Mussolini, ha convocato il cantante Gino Paoli per chiedere spiegazioni su una sua canzone che a loro dire "trasmetterebbe un messaggio sbagliato sulla pedofilia". Ma chi convocò la Mussolini quando lei, in una puntata di Porta a porta, apostrofò Wladimir Luxuria, allora candidata (poi eletta) nelle liste di rifondazione comunista, con il principesco e a modo: " Meglio fascista che frocio"?!? Che ci fa Berlusconi a Sassari? Berlusconi contestato a Sassari . Alcune decine di giovani hanno interrotto il comizio, iniziato da poco, del premier Silvio Berlusconi che stà facendo campagna elettorale per il candidato pdl alle prossime elezioni regionali in Sardegna. Per una volta sono fiero dei miei concittadini. Ma mi faccia il piacere! Il presidente della regione Puglia, Vendola, abbandona il partito di rifondazione comunista e crea un nuovo partito, l'rps, che si

ll calcio di oggi / La telenovela di Kakà

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Va bene, non volevo parlarne, ma non ne posso più di sentir parlare della vicenda Kakà-Manchester City. Tutti a dire una marea di fesserie al riguardo, è giusto-non è giusto-è etico-non è etico. È ora di fare un po' di chiarezza. Punto primo: mi viene il voltastomaco quando ascolto gente (soprattutto giornalisti) che si indignano per la cifra, parlano di etica e bla bla bla. È DA ANNI CHE CIFRE VERTIGINOSE E VERGOGNOSE GIRANO NEL MONDO DEL CALCIO, È DA ANNI CHE I CALCIATORI HANNO DEGLI INGAGGI PAZZESCHI, assolutamente sproporzionati per quello che fanno e al confronto con altri sportivi o più semplicemente con altri lavoratori; e nessuno dice un bel niente, nessuno si lamenta, nessuno osa dire mezza parola e ora se ne escono con la questione dell'etica. Ma mi facciano il piacere. È da anni che questo non è più uno sport ma un business, con interessi che non c'entrano niente con i veri valori che dovrebbe insegnare e le emozioni che dovrebbe regalare. Punto secondo: sento d

Incoerenza

Qualche giorno fa il capitano della nazionale Fabio Cannavaro si è lasciato andare a dei pareri un po' strani riguardo il libro Gomorra e l'omonimo film da cui è stato tratto. Cannavaro ha detto che:"Per il cinema italiano spero che Gomorra vinca l'oscar.Ma non penso gioverà all'immagine dell'Italia nel mondo. Abbiamo già tante etichette negative". Strano che Cannavaro dica una cosa del genere, bisognerebbe ricordargli il filmato che la rai il 27 aprile 2005 mandò in onda, dove appariva il "nostro" capitano che si faceva iniettare nel braccio un farmaco, il Neoton, dal medico del Parma, il giorno prima della finale di coppa uefa Parma-Olympique Marsiglia. Si badi bene, un farmaco che normalmente si da ai malati. A quei tempi Cannavaro non si domandò affatto quale immagine l'Italia avrebbe potuto dare al resto del mondo, quindi non si capisce bene perchè se lo chieda adesso. Diciamo che Cannavaro ha perso l'ennesima occasione per starsi z

Domanda inopportuna

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La conobbi a fine estate 2005, in un villaggio in Sardegna dove lavoravo come animatore. Era carinissima e appena conosciuti si creò un bel feeling tra noi e una bella amicizia (e qualcosa in più). Mi pare avesse la mia stessa età, ma allora aveva già una figlia di un anno circa. Era sposata, ma il marito non c'era, e quindi non ci mettemmo molto a conoscerci in maniera approfondita. Diciamo che i miei intenti erano assai "bellicosi" (aveva un fisico stupendo!). Però, cazzo, si era portata appresso sua suocera, che più che una suocera sembrava un militare di guardia. Non c'erano molte possibilità di passare qualche ora insieme, un po' per via della figlia piccola che reclamava giustamente la madre, molto per via di quella rompiballe della suocera. Insomma, i nostri incontri furono sempre fugaci e clandestini e a fine della sua vacanza ci salutammo con la promessa di risentirci. E infatti mi chiamò durante il periodo delle feste natalizie e dopo un'iniziale sor

6-01-2009 h:23.31

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Che sò io riguardo l'amore? Siamo talmente bombardati da questa parola e dai suoi innumerevoli significati, veri o presunti, di volta in volta fornitici, che sono il primo a non capirci nulla. Sento, ormai da un pezzo, che per quanto io mi dia da fare su altri mille fronti, in realtà è l'amore il motore che fa muovere la mia anima, tenendola perennemente viva e trainandola sul percorso così affascinante e difficile che si chiama vita. Il mio essere lo reclama più di ogni altra cosa al mondo, attaccandosi ad esso come i polmoni che richiedono continuamente aria. Ho fortemente bisogno di emozionarmi, di far uscire ciò che mi fa sentire prigioniero di me stesso. Il mio cuore stà piangendo. Non voglio che smetta. Voglio solo ascoltarlo.