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25 anni senza Giovanni Falcone

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Ma come hai fatto a resistere a tutti gli attacchi che hai ricevuto, soprattutto quelli di una parte invidiosa della magistratura che invece ti doveva solo appoggiare; soprattutto quelli di una parte della politica che faceva affari con la mafia invece di aiutarti a combatterla. Ma come hai fatto ad accettare tutto questo? Hai sempre saputo che difenderti dalla mafia sarebbe stato molto più semplice che difenderti da "pezzi deviati" dello Stato. E sono sicuro che anche oggi, dopo 25 anni, quelli che ti hanno pugnalato alle spalle partecipano alle commemorazioni in tuo onore, nonostante abbiano perso per sempre il diritto di parlare. "La mafia è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave che si può vincere non pretendendo eroismo da parte di inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni".

Difendiamo la Costituzione, difendiamo noi stessi. Io voto NO

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La scelta che faremo domenica ci dirà che cosa noi vogliamo fare del nostro futuro. E così avremo anche la responsabilità di quello che accadrà nel nostro domani. La maggior parte dei politici cerca di convincerci di votare in un senso o nell'altro facendone appunto un "mero" discorso politico. Ma il discorso politico vale per loro, che vogliono sempre più privilegi, vogliono sempre più potere, vogliono sempre più consenso. Ma per noi il discorso è totalmente differente, per noi è un dovere morale, è un dovere civico. Noi, per una maledetta volta, dobbiamo andare al di là delle appartenenze politiche, del nostro essere di questa o di quella parte. Il nostro dovere è di informarci e decidere di conseguenza. Dalle domande che ci facciamo dipende la qualità della nostra vita. Perchè a decidere come e quando cambiare la nostra Costituzione devono essere un presidente del consiglio NON ELETTO da nessuno (Renzi), una pseudo ministra (Boschi) e un plurindagato e rinviato a

Macerie

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La sera vai a dormire dopo aver raccontato una fiaba ai tuoi due figli piccoli, gli auguri la buonanotte, li baci sulla fronte, spegni la luce. Vai in bagno, metti il pigiama, ti lavi i denti. Entri in camera, ti infili sotto le coperte, fai una carezza alla tua bellissima moglie che già dorme da un pezzo. Prima di addormentarti ripensi alla tua giornata, al cliente con cui hai discusso stamattina perchè voleva tirare sul prezzo, al fornitore che è in ritardo di due giorni con la consegna del materiale per il tuo negozio, a Marco, uno dei tuoi più cari amici che non vedi da un po' di tempo e con cui hai promesso di uscire una di queste sere. Ripensi a tua moglie, vi siete sposati da pochissimo; pensi ai tuoi figli, anche se non avevi le forze per la lunga giornata di lavoro appena trascorsa, hai giocato con loro, li hai portati fuori e gli hai comprato il loro gelato preferito. Stai per chiudere gli occhi, pensi ai tuoi sogni, ne hai ancora tantissimi, alcuni piccoli, alcuni più

I commentatori seriali

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I social network ormai hanno sdoganato tutta una serie di personaggi tipici del web, e facebook in particolare può vantare tra i suoi iscritti svariate tipologie di personaggi da tastiera, i commentatori seriali. Ne voglio segnalare 6, ma mi scuso già con quelli che non nominerò per mancanza di tempo, spazio, voglia. Il complottista: è quello che “Madre Teresa non bisogna farla santa perché in realtà era una prostituta, l’uomo non è mai stato sulla luna e la Terra è piatta”. Ogni occasione è buona per avvisare gli altri internauti (considerati esseri deficienti e lobotomizzati dal “sistema”) che dietro ogni cosa, dal terremoto nel centro Italia alla ricetta della nutella, c’è una mano invisibile dei “poteri forti”, e che lui ha capito tutto da tempo. State alla larga da uno così, potrebbe mettere in dubbio pure la vostra identità sessuale. Il politologo schierato: non importa se il leader del suo partito è stato appena arrestato perché ha corrotto, rubato, ammazzato

La statura morale di un uomo

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Non è facile parlare e raccontare di Paolo Borsellino perchè non basterebbe un post per descrivere ed esprimere a parole le qualità di una persona come lui. Correrei il rischio di non rappresentarlo per come merita di essere rappresentato. Per come era, per cosa sarebbe stato oggi. Solo le sue parole possono trasmettere e far capire la statura morale di quest'uomo. Siamo a fine giugno del 1992, il suo collega e amico d'infanzia Giovanni Falcone è stato ucciso da poche settimane; alla precisa domanda di un giornalista lui risponde così: Domanda : Lei si sente un sopravvissuto? Paolo Borsellino : “Io ricordo ciò che mi disse Ninni Cassarà allorchè ci stavamo recando assieme sul luogo dove era stato ucciso il dottor Montana alla fine del luglio del 1985, mi disse: “convinciamoci che siamo dei cadaveri che camminano”. L’espressione di Ninni Cassarà io potrei anche ripeterla ora, ma vorrei poterla ripetere in un modo più ottimistico: io accetto, l’ho sempre accettato, più

Non abituiamoci alla morte

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Charlie Hebdo, Bataclan, Dacca, aeroporto Bruxelles, Sousse, Ankara, museo Tunisia, aeroporto Istanbul, Nizza, per non parlare dei kamikaze che si sono fatti saltare in aria in Nigeria, Yemen, Iraq, Afghanistan, Libano. Questo elenco non finisce mai. Il numero dei feriti e dei morti è altissimo, fare un calcolo non sarebbe neanche facile. Il numero dei morti parla da solo. Ma questo è l'errore che non dobbiamo fare: considerare le persone, le vittime, solo come un mero numero. Una cifra. Per cercare di definire l'indefinibile. Noi dobbiamo dare un volto a quei numeri, noi dobbiamo dare una storia a quei numeri. Abbiamo il dovere di conoscere tutte queste persone. Noi dobbiamo ricordarci di Adelma Tapia Ruiz, madre di due gemelle, morta nell'attentato all'aeroporto di Bruxelles. Non dimentichiamoci di Trudy Jones, turista in vacanza a Sousse, caduta sotto i colpi dei terroristi. Scolpiamoci nella mente il volto di Valeria Solesin, falciata dai kalashnikov al Bataclan

Io sto con Pino Maniaci

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Io sto con Pino Maniaci perchè in questi anni ha dato una speranza a migliaia di persone. Io sto con Pino Maniaci perchè lui e i giovani di Telejato in tutti questi anni hanno fatto veramente antimafia. Io sto con Pino Maniaci perchè ha rotto le scatole ai poteri forti, ha rotto le scatole alla famiglia mafiosa di Partinico (i Vitale), tant'è che ha subìto un pestaggio da parte del figlio del boss Vitale. Io sto con Pino Maniaci perchè chiedere 366 euro a un sindaco non può essere estorsione, ma c'è sotto qualcos'altro. Io sto con Pino Maniaci, perchè nonostante tutto, questa rimane solo una leggerezza che non può cancellare anni di antimafia forte, decisa, implacabile. Io sto con Pino Maniaci perchè preferisco mille volte lui a un pseudo giornalista come Pierluigi Battista che si dovrebbe vergognare per aver infangato il nome di Maniaci con uno dei suoi articoletti sul Corriere. Io sto con Pino Maniaci perchè abbiamo bisogno, in questa Italia così disastrata e bistratta