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Visualizzazione dei post da settembre, 2009

Cosa sarei disposto a fare per farmi una così...

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1) Pagare. Opzione più scontata, ma essendo io pieno di soldi come Cicciolina è piena di castità ed Emilio Fede di imparzialità, è un'ipotesi da bocciare in tronco. 2) Potrei farla ubriacare (tecnica che ho affinato nel corso degli anni). 3) Se l'alcool non dovesse bastare, potrei provare con il fumo. 4) Mi potrebbe essere di grande utilità pregare... molto, se fosse necessario per un mese intero potrei rispettare i 10 comandamenti, fare il ramadam e mettere pure il burqa. 5) Uccidere tutti gli uomini del pianeta. Se sfortunatamente fosse lesbica mi toccherebbe eliminare pure tutte le donne. Anzi, potrei risparmiare quelle brutte come la morte. 6) Fare un'operazione di chirurgia plastica chiedendo al chirurgo di cambiarmi i lineamenti in modo da assomigliare a Brad Pitt. Se lei ancora non mi volesse, avrei sempre Angelina Jolie, che tanto schifo non mi fa. 7) Farmi eleggere presidente del consiglio, avere un caro amico che si chiama Giampi, che la conoscerebbe e me la porte

Scusate se non aggiorno ma...

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Lo so, sono conscio del fatto che potrei aggiornare il blog con maggior frequenza, ma in questi ultimi giorni ho avuto le giornate piene. Di seguito vi faccio un elenco delle attività che contraddistinguono la mia giornata nella settimana appena trascorsa: ore 7.00: dormo ore 8.00: continuo a dormire ore 9.00: il mio sonno prosegue ore 10.oo : mi sveglio, faccio per alzarmi, ma il mio cervello (completamente in tilt) mi suggerisce che, non avendo un cazzo da fare, sarebbe più opportuno rimanere a letto. Suggerimento che puntualmente metto in pratica. ore 11.00: mi alzo, stavolta sul serio, faccio colazione, solitamente leggera e nutriente (uova, pancetta, wurstel, il tutto condito da un barattolo di nutella). ore 11.15: mi reco nel posto preferito dove passo, da quando sono nato, gran parte del mio tempo, il cesso. ore 11.30: sto al bagno. Per educazione ometto i dettagli su quello che combino, ma penso non sia così difficile indovinare. ore 12.30: esco dal bagno. Non chiedetemi cosa h

Sono cattivo?

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Ok, va bene, è morto Mike Bongiorno, istituzione della televisione italiana, re dei quiz, bla bla bla e mille altri salamelecchi. Però ogni volta che muore un famoso ci devono fare due palle così su quanto questo fosse bravo, in gamba e via discorrendo. Ci fanno vedere la camera ardente, la cerimonia funebre, per una settimana tutti i media ne parlano in continuazione. Ma basta, basta, era un personaggio pubblico, diciamo che è morto e buonanotte al secchio. E invece no, interviste a chi lo conosceva bene, a chi aveva lavorato con lui, a chi gli era affezionato, a chi non lo conosceva affatto. Ma non se ne può più. Aveva 85 anni, ha fatto una vita agiatissima, ha avuto una bella esistenza ed è stato molto più fortunato della maggior parte dei comuni mortali. Ma che muoia in pace, a quanti hanni si voleva che arrivasse?!? Tutta questa disperazione e riverenza da parte di alcuni non riesco a capirla, anzi non la concepisco proprio. Era bravo a fare il suo lavoro (non molto negli ultimi t

Sono tornato. E tutto è come prima. L'Aquila compresa

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Eccolo! Per la gioia dei miei tre lettori quotidiani, che da quando non sto più postando sicuramente mi hanno ormai abbandonato, torno a scrivere nel mio amatissimo e visitatissimo (...) blog. Mi piacerebbe raccontarvi la mia mirabolante estate, che ho passato in un atollo in mezzo all'oceano pacifico, a fare da spettatore (purtroppo solo spettatore) a una troupe cinematografica intenta a girare un film porno che uscirà nelle sale italiane il prossimo autunno con il titolo: "L'uomo che guardava gli altri divertirsi"; ma penso che non sia granchè interessante, a meno che non vogliate sapere la trama intricatissima del film... Ma passiamo ad altro, un argomento di cui già ho parlato nei mesi precedenti, il terremoto de L'Aquila. Qualche tempo fa mi chiedevo (anche se la risposta si poteva prevedere) se almeno questa volta il governo italiano e lo stato sarebbero riusciti a ridare una speranza ai terremotati abruzzesi, speranza sotto forma di case da consegnare prima