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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Antonello Falchi intervista Antonello Falchi

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Per far capire a tutti il mio squilibrio mentale ormai consolidato, mi sono autointervistato, rispondendo a ruota libera sugli argomenti di attualità che mi stanno interessando maggiormente e sui quali sento di dover dire la mia altrimenti il mio psicologo ha minacciato di non volermi più ricevere. 1) Sei d'accordo col ministro per l'attuazione del programma Rotondi (se vi state chiedendo che diavolo di ministero sia questo e soprattutto chi cazzo sia Rotondi vuol dire che le vostre capacità mentali sono ancora buone, altrimenti rivolgetevi al mio psicologo) che vorrebbe abolire la pausa pranzo per chi lavora? Sono pienamente d'accordo col ministro. Era ora che qualcuno si accorgesse di questa cosa. Era una discriminazione verso i poveri cinesi, che in pratica passano tutta la vita dentro l'alimentari o il negozio di abbigliamento. Vi sembra logico che se a me alle due del pomeriggio di domenica primo maggio viene una voglia di sottaceti e aringhe, debba sempre fare af

Il suono del silenzio

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È dura vedere ogni giorno cose che non ti vanno giù. È dura ogni giorno assistere a realtà che non vorresti mai esistessero. È dura ogni giorno vivere sulla tua pelle o attraverso gli occhi di qualcuno una realtà che quasi sempre non ha spiegazione. Ti chiedi il perché. Perché è successo. Perché la vita ci ha sottoposto a tutto questo. Perché. Non c’è un perché, e anche se ci fosse a volte non ha senso neanche chiederselo. Non vuoi più ascoltare niente. Non vuoi più ascoltare nessuno. Non vuoi più sentire. Non vuoi sentire nient’altro che il suono del silenzio .