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Visualizzazione dei post da marzo, 2009

Senza tempo

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Liberarsi e conquistare la propria autonomia significa, principalmente, agire apertamente senza dipendere da chi ci osserva. Una persona realizzata difficilmente permetterà che i propri gusti vengano manipolati dal consumismo di massa per imporre stili di vita sempre più uniformati. Una persona libera, nella maggior parte dei casi, diserterà l'industria del divertimento che è stata immaginata e costruita affinchè tutti si possano svagare nello stesso modo. Sin dall'inizio della propria strada, accorgendosi della totale mancanza di appagamento che è insita in ogni azione che è imposta dal gigantesco circuito massmediatico, tale persona comincerà a scostarsi per ricercare azioni realmente autentiche e approdare alla valorizzazione e riconquista di tutto il proprio tempo. Crescere davvero vuol dire allora non certo soggiacere al tempo, ma semmai liberarsi del tempo. Possedere la consapevolezza che l'innocenza è innanzitutto una forma di sensibilità, una luce dello sguardo, una

Io presidente del consiglio...

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In questi giorni post laurea, in cui mi arrovello in cerca di una buona idea su cosa fare della mia vita, ho in mente alcune strade che potrei percorrere nell'immediato futuro. Una di queste sarebbe quella di diventare primo ministro italiano o, per meglio dire, premier. Di seguito darò dieci utili consigli su quali attitudini e capacità avere per poter aspirare a questo incarico così prestigioso. 1. Sarebbe senz'altro utile e di sicuro aiuto avere avuto un'esperienza come animatore turistico. (Ce l'ho). 2. Preferibilmente sulle navi. (Mi manca). 3. Ottima referenza sarebbe quella di avere una passione per le bandane , da portare con disinvoltura in qualunque momento della giornata. (Ce l'ho). 4. Potrebbe risultare importante possedere alcune televisioni private. (Purtroppo mi manca). 5. Particolare non indifferente potrebbe essere quello di provare delle simpatie per una squadra di calcio, e magari esserne anche a capo. (Ce l'ho il primo. Mi manca il secondo).

Facebook mania

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E' da un po' di tempo che non scrivo, ma se qualcuno si stesse chiedendo il perchè (sono sicuro che c'è gente che non ci dorme la notte per la curiosità), sappiate che in quest'ultimo mese sono stato molto impegnato nel copia e incolla che nella mia università chiamano tesi, e quindi non mi è rimasto molto tempo per aggiornare il blog. Per la cronaca, potete chiamarmi dottore... povera Italia... Fatta questa premessa di vitale importanza, l'argomento che affronterò oggi, e soprattutto ciò che penso di tale argomento, mi farà piovere addosso un mare di critiche che costringerà il sottoscritto ad andare a difendersi a Porta a porta, viste le tematiche particolarmente rilevanti che in questo periodo sono oggetto di discussione nel salotto di quel mattacchione di Vespa. Voglio parlare di Facebook. Ebbene si, il social network più sputtanato del mondo, ha fatto si che io scrivessi un post. Era inevitabile che lo facessi, dato il dilagare di questo fenomeno, tanto che orm