Votare a 16 anni
Il deputato Pdl, Fabio Granata, ha espresso il volere di abbassare l'eta del voto da 18 a 16 anni. Se il giovane Granata (51 anni) parlasse un po' con i giovani e frequentasse l'universo giovanile, si accorgerebbe dell'enorme stronzata che ha detto. I ragazzi di oggi non hanno la più pallida idea di cosa sia la politica e soprattutto non gli interessa, hanno altri modelli da seguire, modelli che gli vengono proposti dalla televisione, dal cinema, da una realtà che premia l'avere più che l'essere, la forma più che la sostanza. Sono appunto molto più manipolabili e con scarsa maturità per votare dopo un ragionamento fluido e libero da influenze. Badate, la colpa non è dei giovani, ma della cultura italiana, in modo particolare quella degli ultimi anni. Però se la proposta del Granata dovesse essere presa in considerazione, ho anche io alcuni suggerimenti niente male sull'argomento:
- si potrebbe prendere la patente a 12 anni, magari con l'obbligo di aver già fatto la cresima, così sarebbe contenta anche la chiesa che se non mette bocca su tutto non è soddisfatta;
- abbasserei l'età in cui arriva il primo ciclo alle ragazze, verso i 9 anni circa;
- alcolici per tutti a 8 anni, si passerebbe quindi obbligatoriamente dal latte al whisky, con un intermezzo per il vino;
- abbasserei l'età media dei nostri politici, ma per fare questo basta avere intorno ai 50 anni e sei considerato un giovanotto (soprattutto dal Presidente della Repubblica e del Consiglio).
Commenti
Un abbraccio!
Sono assolutamente d'accordo con te. Io credo che i politici sono tutti uguali, Italia o Spagna fa lo stesso. La regola è semplice, più giovane - più immaturo - più facile di manipolare e d'ingannare.
Io non ho perso la passione, come dice Cris, ma un po' l'ilussione; sarà l'età...
Un abbraccio da Murcia
Antonio