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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009

L'Aquila chiede aiuto

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La situazione a L'Aquila è disastrosa. Al di là della prosopopea mediatica alla quale ci hanno abituati il governo e il premier, la realtà è ben diversa. L'Aquila è una città deserta, ferma al 6 aprile, e la maggior parte dei terremotati non ha una casa. Quelli messi peggio sono gli abitanti delle varie tendopoli, completamente dimenticati da tutti, Protezione Civile in testa. Riporto nel blog interamente una lettera di richiesta di aiuto da parte dei terremotati, spero che non rimanga inascoltata. Facciamo appello a tutti coloro che in Italia hanno dimostrato sensibilità a quanto qui è successo e continua ad accadere.A chi ha mantenuto alta l’attenzione sul dramma che ha colpito il nostro territorio e sulla gestione del post sisma.Oggi, il 18 di ottobre, all’Aquila fa freddo. Siamo nella fase più drammatica, la notte già si sfiorano i -5°C ed andiamo incontro all’inverno, un inverno che sappiamo essere spietato.Le soluzioni abitative, promesse per l’inizio dell’autunno, non ci

Due casi di: "Io ve l'avevo detto"!

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E non ditemi che non ve l'avevo detto! Qua carta canta, anzi blog canta! Prima caso: la vicenda Kakà, ve la ricordate? Ne ho parlato lunedì 19 gennaio 2009 in un mio post . Quando nel gennaio scorso si parlava della mega offerta del Manchester City che voleva comprare il giocatore (ora ex) del Milan, e ci fu uno stomachevole sbrodolare di dichiarazioni da parte di giornalisti, addetti ai lavori e dirigenti milanisti che tiravano in ballo argomenti quali l'attaccamento alla maglia, i valori e altre cazzate del genere, con Kakà osannato da tutti per aver rifiutato l'offerta e tutti (tifosi e non) con la lingua di fuori ad acclamare il brasiliano per la scelta fatta. Ma le bugie hanno le gambe corte, cortissime, e infatti Kakà, non più tardi di qualche mese, è approdato al Real Madrid, senza fare tutta quella sceneggiata precedente, guadagnando un contratto faraonico ( 9 milioni di euro l'anno) e facendo guadagnare al Milan tanti bei soldoni (65 milioni di euro), e nessuno

Bell'esempio di giornalismo

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Claudio Brachino è una persona strana, un giornalista (sempre che ne abbia l'abilitazione) bizzarro. Fedele al padrone come pochi, quando lo vedi in televisione non vedi l'ora di cambiare canale, quando non lo vedi non vuoi cambiare canale per paura di poterlo incontrare. Se qualcuno di voi ha mai guardato mattino 5 (cosa che vi sconsiglio caldamente), se ne renderà conto da solo. I suoi commenti ai servizi pro-padrone sono sempre puntuali e costanti, farebbero quasi rabbrividire se il nostro giornalismo non fosse già così abbondantemente alla deriva. Ultimo in ordine di tempo, quello riguardante il giudice Mesiano, protagonista nella sentenza riguardante il risarcimento di 750 milioni di euro che la Fininvest di Berlusconi deve alla CIR di De Benedetti per danno patrimoniale. Il servizio, che potete vedere qua , è autentica spazzatura, e le considerazioni del Brachino sono allucinanti. Chiaramente travolto da un polverone mediatico e non solo (si sono mobilitati per vederci p

Sia lod(o)ato Silvio!

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In Italia i concetti di obbiettività e imparzialità in pratica non esistono. Che si stia parlando di opinioni personali, fatti reali, cronaca nera, giudiziaria e via discorrendo, tutto deve avere 2 possibili visioni. Ma ciò non è assolutamente vero, perchè la realtà è molto SEMPLICEMENTE la realtà, e non c'è un bel nulla da interpretare o avere pareri discordanti, bisogna solo analizzarla così come è. Ecco perchè mi sorprendo quando, parlando del tanto discusso Lodo Alfano, in Italia, come per magia, si formano pareri contrastanti. Che in realtà sono pareri politici che vogliono cercare di far passare una cosa oggettiva come un fatto opinabile e soggettivo, a seconda della rispettiva parte politica, il tutto chiaramente mirato a condizionare e ad influenzare l'italiano medio che magari non si informa completamente (perchè non ne ha voglia, non ne ha il tempo, perchè non gli interessa, ecc.). La verità è che la Corte Costituzionale non poteva far altro che bocciare il Lodo Alfan

Anche io voglio il contraddittorio

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Siamo in un paese veramente allo sbando. Quando penso che peggio non si possa andare, vengo immediatamente smentito da alcuni politici che ci dovrebbero rappresentare, e dai quali io mi dissocio e mi dissocierò sempre nella maniera più totale (anche perchè non sono stato io a votarli). L'ultima trovata ha come principale protagonista nientepopodimeno che il viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani (vi starete chiedendo chi cazzo sia) che, spalleggiato chiaramente dalla stragrande maggioranza della classe politica (con alcune piccole eccezioni fortunatamente), se la prende apertamente con Marco Travaglio reo, secondo lui, di fare dei monologhi durante la trasmissione "Annozero" senza la presenza di un contraddittorio. Per ribattere a questa faraonica cazzata non saprei neanche da dove cominciare. Prima di tutto Travaglio la maggior parte delle volte parla con cognizione di causa perchè non fa altro che leggere, elencare e comunicare semplici dati, siano essi di natura