Vedo rosso
Amo la Spagna. Ho passato un periodo indimenticabile della mia vita in questa stupenda nazione. Un giorno spero di tornarci a vivere.Per tanti aspetti sono nettamente più avanti di noi. Però detesto una cosa, mi fa schifo, la trovo ripugnante, una cosa che da tanti spagnoli (non da tutti fortunatamente) viene considerata una tradizione della cultura, ma che di culturale non ha un bel fico secco: la corrida. Non voglio fare il moralista, è che quando ti appassioni a qualcosa, vorresti che questo qualcosa non avesse difetti, che fosse perfetto, vorresti conservarne un'immagine sempre positiva e pulita. Questo è l'effetto che la Spagna ha su di me, ed è per questo che odio la corrida: rovina la perfezione della mia passione. Uno "spettacolo" che non ha niente per essere definito tale, in cui convergono forse più interessi che vera tradizione. Il toro che viene torturato fino alla morte in una infinita agonia mi fa rabbrividire, ma ancor più agghiacciante è l'applauso della folla festante e in adorazione del torero, che esce dall'arena portato in trionfo come fosse un eroe. O quando al toro vengono incendiate le corna, vederlo dimenarsi in preda al dolore mi angoscia. E ad ogni "carica" del toro, con il sottofondo di olè del pubblico, dentro di me spero che il toro riesca a infilzare finalmente il torero e soprattutto le coscienze sporche della gente che rende possibile tutto questo.
Commenti
Flavio
Un abbraccio sardo.
Antonio de Murcia
Franco
ps,la foto è bellissima,dove l'hai fatta?
P.S.: quello è il toro meccanico di Disneyland Paris, l'unico che dovrebbe essere domato.