L'Aquila bella mè


Tornare a L'Aquila e accorgersi che niente è cambiato fa male. Tornare a L'Aquila e vedere che le macerie sono ancora là fa troppo male. Ogni casa squarciata, ogni crepa nei muri del centro, ogni negozio abbandonato è come una lama che ti ferisce l'anima. La casa dello studente sprofondata di un piano, la prefettura ridotta a macerie, la cupola della Chiesa delle anime sante che non esiste più. 
Dapprima provi stupore, perchè sei sorpreso che dopo 6 anni tutto è rimasto fermo a quella maledetta notte di aprile, poi provi rabbia, perchè sei incazzato con il governo nazionale, con le istituzioni, con i mass media che fanno finta di non vedere, di non sapere, con la politica che dovrebbe intervenire ma è troppo impegnata a pensare a se stessa. Poi provi sconforto, amarezza, dolore, un dolore profondo, intenso, che aumenta e ti entra dentro. E tu ti senti impotente, ti senti colpevole perchè vorresti fare qualcosa, perchè le macerie riguardano anche te. E ti assale un senso di malinconia perenne, perchè sai che niente sarà più come prima. Niente.

Commenti

Anonimo ha detto…
Le crepe nel cuore.
A.

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