Mi scusi, sa dove è il burro?
Ma porca miseria, ma io dico, mi rivolgo soprattutto a quelli che mi conoscono, ma vi pare che io abbia la faccia di uno che lavora nei supermercati?!? Non che ci sia niente di male nel lavorare in un supermercato, semplicemente io non ci lavoro, eppure immancabilmente qualche anziana signora, mentre faccio la spesa mi si avvicina e mi fa domande del tipo:" Scusi, sa dove è il burro?", oppure "Mi potrebbe dire dove trovo il sale?" e vedendo la mia faccia perplessa mormorano un "Mi scusi, pensavo fosse del supermarket..." indicando di volta in volta le varie magliette che io "sfoggio"... Cioè, o c'ho la faccia da Tuodì, Conad, Coop e compagnia cantante o le mie magliette fanno così cagare da essere scambiato in maniera sistematica per uno che lavora là. Lo dico perchè le divise che vengono date a sti poveri cristi son proprio orrende, tipo verde fosforescente (Tuodì, Todis), giallo canarino morto (Conad), arancione con pantaloni marroni (Simply) e questo mi preoccupa ancora di più. Che debba rivedere il mio abbigliamento? Certo, qualcosa dovrei intuire dall'atteggiamento e dalle espressioni tra l'amareggiato e lo schifo dipinte sul volto della mia ragazza quando mi preparo a uscire con lei, o quando mia madre (quando vivevo coi miei) vedendomi vestire per qualche occasione importante sospirava un "Eppure io ho gusto nel vestire, avrai preso da tuo padre" (i difetti li prendo sempre da "tuo padre"). Ormai vivo il momento della spesa come una tragedia che si deve verificare almeno una volta a settimana, e per questo motivo sto' pensando seriamente di non farla più o di andare a farla con un cartello attaccato alla schiena:" Il burro sta' in fondo, ma è l'unica informazione che posso darvi".
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