Di sesso e molto altro...


Qualche giorno fa, in compagnia di alcuni amici, mi è capitato di fare una battuta a sfondo sessuale (una delle tante) per una cosa che aveva detto una persona. L'ho fatta così, senza pensarci su, una cosa che si doveva chiudere un secondo dopo che è stata aperta. E invece ho sentito che una ragazza mi diceva:"Ma hai il chiodo fisso tu eh?" Allundendo al fatto che parlo spesso di sesso. In quel momento non le ho risposto, anche perchè sticazzi, però in realtà le avrei voluto dire questo:

punto primo: si, penso spesso al sesso, e quindi? Che male c'è? Credo che sia stupendo pensare ad una cosa così bella ed emozionante, pensarci in maniera naturale e non volgare.

punto secondo: trovo più triste le persone che invece alla mia età non ci pensano, non lo fanno o peggio non ne parlano, come fosse ancora un tabù, o come se parlarne fosse ancora qualcosa di scabroso, da tenere segreto, per colpa di un falso bigottismo che ancora ci circonda.

punto terzo: la mia era una semplice battuta, ma se quella ragazza leggesse qualcosa riguardo la satira e l'umorismo, scoprirebbe che da sempre gli argomenti preferiti della satira sono il sesso, la morte, la politica e la religione. Quindi ogni volta che si può fare una battuta su queste cose, non vedo perchè non farla, poi una persona può ridere oppure no, ma questo riguarda il contenuto e la forma della battuta in sè. Anche perchè, da un po' di tempo a questa parte io faccio battute che prima di tutto fanno ridere me stesso. Alcuni, per esempio, quando fanno una battuta, la fanno proprio per cercare di far ridere gli altri, quasi si "svendono", pur di ottenere il riso. Il mio intento primario invece è far ridere me stesso prima di tutto e poi, se lo riterranno opportuno, pure le persone che mi circondano.

Ho voluto fare queste precisazioni perchè a volte mi danno fastidio i luoghi comuni come:"Gli uomini pensano sempre al sesso" o "Le donne sono tutte puttane", per spiegare situazioni che magari invece andrebbero approfondite e analizzate senza liquidarle come situazioni standard. Perchè si, noi siamo tutti diversi, nella nostra unicità di esseri umani, solo che a volte ce ne dimentichiamo e addottiamo il pensiero e l'atteggiamento più facile, più comune, spesso quello della massa, e così corriamo il rischio di somigliarci un po' tutti, perdendo quell'autenticità e quell' originalità che rende ognuno di noi unico al mondo.

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