Anno vecchio anno nuovo


Premesso che il capodanno non mi piace affatto, in quanto ennesima festa del consumismo, figlia proprio di questi anni così falsamente sfarzosi che stiamo vivendo, dove abbiamo bisogno che qualcuno ci dica di divertirci per doverlo fare, e premesso che per quanto ne so potrebbe non essere il 2010 ma il 3000 o il 1930 o chissà che, dipende a chi ci si riferisce quando contiamo gli anni, vorrei fare alcune valutazioni riguardo l'anno appena passato e l'anno che verrà. Il 2009 ci ha lasciato in eredità alcune catastrofi di cui dovremmo fare tesoro per far si che non accadano in futuro, come l'alluvione di Messina, la tragedia dell'esplosione del treno a Viareggio, il terremoto in Abruzzo. A me questi disastri hanno insegnato, ancora una volta, l'ennesima negli ultimi 6 anni, che quando mi lamento per i miei problemi, dovrei confrontarli con le sofferenze (enormi) della gente che ha subito queste tragedie, e forse tutto mi apparirebbe un po' meno grave. Dovrei smetterla di lagnarmi per cose futili, o essere giù di morale per le stronzate. Sarebbe opportuno sorridere ogni volta ne avessi l'occasione e compiere dei gesti carini per l'unico motivo di far sentire meglio chi li riceve. Il 2009 mi ha insegnato molte altre cose, mi ha insegnato che alcuni pesi ce li porteremo sempre dietro, alcuni fantasmi saranno difficili da scacciare, alcuni vuoti saranno impossibili da colmare. E che la nostra strada non è già tracciata se noi non vogliamo che lo sia. L'unica considerazione sul 2010 è che mi auguro sia per me intenso come gli ultimi anni della mia vita.

P.S.: tanti auguri per i tuoi 60 anni mio grande vecchio! Per me rimani sempre un giovanotto...

Commenti

Alessia ha detto…
Augurissimi di buon 2010...bacio
Antonello Falchi ha detto…
Grazie Ale, auguri anche a te.

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