Anche io voglio il contraddittorio


Siamo in un paese veramente allo sbando. Quando penso che peggio non si possa andare, vengo immediatamente smentito da alcuni politici che ci dovrebbero rappresentare, e dai quali io mi dissocio e mi dissocierò sempre nella maniera più totale (anche perchè non sono stato io a votarli). L'ultima trovata ha come principale protagonista nientepopodimeno che il viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani (vi starete chiedendo chi cazzo sia) che, spalleggiato chiaramente dalla stragrande maggioranza della classe politica (con alcune piccole eccezioni fortunatamente), se la prende apertamente con Marco Travaglio reo, secondo lui, di fare dei monologhi durante la trasmissione "Annozero" senza la presenza di un contraddittorio. Per ribattere a questa faraonica cazzata non saprei neanche da dove cominciare. Prima di tutto Travaglio la maggior parte delle volte parla con cognizione di causa perchè non fa altro che leggere, elencare e comunicare semplici dati, siano essi di natura giuridica o altro, che sono alla portata di tutti e quindi facilmente verificabili. Non esprime mai opinioni non supportate da dati oggettivi e quindi si basa SEMPRE su fatti e accadimenti REALI. Quindi non mi sembra che ci voglia un contraddittorio quando c'è un'esposizione di fatti reali e oggettivi, e che perciò non sono oggetto di discussione alcuna, se non esclusivamente sugli effetti che possono provocare, ma non sul fatto in sè. Grazie a questo pietoso inghippo riuscirono a cacciare anche Luttazzi dalla televisione (famoso editto bulgaro).
Altra cosa, se Romani vuole mettere un contradditorio a Travaglio, forse prima dovrebbe pensare a politicanti e giornalisti "leggermente" meno imparziali. Senza fare grossi esempi, Silvio Berlusconi, che ha trovato in "Porta a porta" un luogo sicuro dal quale dire tutto ciò che desidera senza esser disturbato minimamente grazie al servilismo del buon Vespa, ma anche altri politici che ci inondano ogni giorno con le loro balle senza che nessuno muova un dito (Gasparri è uno degli esempi più eclatanti). Si potrebbe continuare con Emilio Fede e il suo abominevole Tg4, per cui qualunque contraddittorio non sarebbe sufficiente per fare da contraltare al suo favoritismo esasperato verso una parte politica. Potrei continuare ancora, ma penso che più o meno abbia reso l'idea. E' dura sentirsi parte di un paese con questa classe politica.
Perchè guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non vedi la trave che è nel tuo?

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