Linko nel post un discorso del regista Silvano Agosti riguardante la cultura del lavoro ai giorni nostri. Chi vuole può ascoltarlo direttamente cliccando qui. Condivido la maggior parte delle cose che dice.
A volte, solo il linguaggio della poesia può esprimere certe sensazioni, certe emozioni, e certe attitudini che sono proprie della vita. La bellezza della poesia è che rende consapevoli, cambiando modo di vedere, modificando l'angolazione del punto di vista, un comportamento di cui l'essere umano non riesce a cogliere l'essenza. Difficilmente avevo mai sentito parlare di amore in questi termini, e la cosa mi ha subito rapito, come se fosse la più naturale del mondo. Perchè in realtà lo è. Fai come il lanciatore di coltelli, che tira intorno al corpo. Scrivi di amore senza nominarlo, la precisione sta nell'evitare. Distraiti dal vocabolo solenne, già abbuffato, punta al bordo, costeggia, il lanciatore di coltelli tocca da lontano, l'errore è di raggiungere il bersaglio, la grazia è di mancarlo.
Non è facile parlare e raccontare di Paolo Borsellino perchè non basterebbe un post per descrivere ed esprimere a parole le qualità di una persona come lui. Correrei il rischio di non rappresentarlo per come merita di essere rappresentato. Per come era, per cosa sarebbe stato oggi. Solo le sue parole possono trasmettere e far capire la statura morale di quest'uomo. Siamo a fine giugno del 1992, il suo collega e amico d'infanzia Giovanni Falcone è stato ucciso da poche settimane; alla precisa domanda di un giornalista lui risponde così: Domanda : Lei si sente un sopravvissuto? Paolo Borsellino : “Io ricordo ciò che mi disse Ninni Cassarà allorchè ci stavamo recando assieme sul luogo dove era stato ucciso il dottor Montana alla fine del luglio del 1985, mi disse: “convinciamoci che siamo dei cadaveri che camminano”. L’espressione di Ninni Cassarà io potrei anche ripeterla ora, ma vorrei poterla ripetere in un modo più ottimistico: io accetto, l’ho sempre accettato, più
Nella società moderna non c'è un'esatta percezione e concezione di quelli che sono i problemi veri che possono modificare radicalmente la nostra vita, e di conseguenza non sappiamo bene cosa sia il coraggio. Pensiamo di essere coraggiosi per le più piccole sciocchezze che affrontiamo. Ma il coraggio si misura in situazioni limite. Il vero coraggio, la maggior parte di noi non lo conoscono. Rita Atria, diciottenne, non esitò un attimo a sfidare la mafia. Lei, dolce ragazza appena uscita dall'adolescenza, al posto di pensare alle cose alle quali pensano tutte le ragazze della sua età, decise di testimoniare contro la mafia. Decise di cambiare casa, vita, di essere tolta dalle sue radici, perchè non voleva fare la fine del padre e del fratello, affiliati alla mafia e poi uccisi dalla stessa per motivi che per una persona di buon senso è impossibile capire. Decise di testimoniare contro questa terribile piovra che attanaglia ancora oggi il territorio siciliano. E lo fece per
Commenti