Ezio Vendrame


Non ci sono molte persone, scrittori o presunti tali che mi emozionano. Anzi pochissimi, quasi nessuno, mentre lo leggo, riesce a conquistare completamente la mia mente, il mio cuore e la mia anima e suscitare in me una folgorazione che possa rimanermi impressa per sempre. Ezio Vendrame è uno di quei pochissimi. Iniziai a leggere qualche suo scritto qualche anno fa, e da subito mi resi conto che lui non era come gli altri, non poteva e non può essere paragonato a nessuno, è un fuoriclasse della vita che vive di luce propria. Le parole che seguono sono frutto del suo essere. Non posso far altro che farle mie, per l'ennesima volta.

In un intero secondo, prima che tramontasse il sole, l'amore mi ha tagliato la strada e con un solo sguardo mi ha travolto. Mi ci sono imbattuto senza volerlo, poi, dopo essermi spogliato di ogni altro indirizzo, mi sono chinato e l'ho raccolto. Mi sentivo morto da tempo. Non sentivo più nessun'eco. E il cuore, scaricato da un'eterna emorragia, aveva abbassato gli occhi. Ora il tempo che mi resta della vita mi sembra insufficiente, ma con il cuore intenerito mi si è accesa una speranza sul viso e ho ripreso a danzare senza catene. L'amore accarezzandomi le lacrime mi ha concesso il dono del dimenticare, aprendo nel suo scrigno un conto a nome mio. Sembrava un'impresa impossibile ma tra tante stupide eccezioni mi ha riconosciuto. Ora, guardando risoluto al futuro, è arrivata la musica e trafitto nell'incanto anche un solo giorno potrà ancora servire.

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