Un po' di me

Ogni giorno mi trovo a indignarmi per qualcosa. Mi indigno talmente spesso, che ormai la maggior parte della gente dice di me che sono solo un gran criticone e che non mi va mai bene niente. E quando mi sento dire queste cose non posso non sorprendermi, perchè penso e credo di vedere la realtà così come è, e di non stare a interpretare o giudicare un bel niente. Cerco sempre di vedere il mondo che mi circonda nella maniera più obiettiva e oggettiva possibile. Cosa difficile, se non impossibile, come sosteneva Pirandello, perchè secondo lui la visione della realtà è diversa per ciascuno di noi. Però sono convinto che i fatti siano fatti, e ci sia ben poco da interpretare o da avere posizioni assai differenti su di essi.

Mi sorprendo quando sento la gente che usa la parola amore con una facilità disarmante, questo amore che permea ogni frase che colgo, ogni considerazione che ascolto; gente che non dà alcun peso alle parole che dice, comportandosi in maniera completamente differente al momento di agire. Per tante persone che conosco, trovo perfetta la frase "predicare bene e razzolare male". Così come mi sorprende il culto che la maggior parte delle persone ha per gli oggetti, quasi fossero idoli o dei da adorare. Quante volte ho sentito pronunciare: "Sono gelosissimo della mia macchina" oppure "Guai a chi tocca i miei cd" e via discorrendo, ignorando il fatto che sono semplici e banali oggetti senza un'anima. E così facendo, perdiamo di vista dei valori per me fondamentali, cose che ci riempiono l'esistenza, come i rapporti profondi tra persone, l'amicizia, la condivisione di qualcosa (sia esso un sentimento, un'esperienza, uno stile di vita) con qualcuno, il fatto che sono le relazioni tra esseri viventi ciò che rendono la vita degna di essere vissuta. Quante volte ho perso tempo in sciocchezze, invece di concentrarmi su aspetti importanti dell'esistenza.

Due cose mi riempiono la mente di meraviglia: il cielo stellato sopra di me e le tenebre in fondo alla mia anima.