Riposa in pace


Una cosa che ho sempre amato fare negli ultimi anni, a parte rapinare una banca con una maschera raffigurante papa Ratzinger e cambiare più volte orientamento sessuale (cosa che, dicono, mi riesca benissimo), è quella di immaginare un possibile epitaffio da far scrivere sulla tomba quando non farò più parte di questo mondo.
Riflettevo su possibili frasi di sicuro effetto, del tipo: "Qua giace un uomo libero" oppure "Qui riposa una persona rimasta nel cuore di tutti", ma mi son presto reso conto che queste parole risuonerebbero vere come i sondaggi di Berlusconi. E allora mi son buttato su cose maggiormente originali come: "Era convinto di avere tutta la vita davanti", o "Eppure fino a ieri stavo bene", o ancora, in un delirio di onnipotenza "Credeva di poter decidere lui quando", o meglio "Credeva di essere Dio".
Ma alla fin fine, invece, so già che quando morirò, sulla mia lapide ci sarà scritto: 1983-20??. Antonello Falchi. "Morto con la convinzione che il suo epitaffio avrebbe fatto cagare".
Confermo. By il giardiniere del cimitero.

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