A cena con George parlando di politica

Ebbene si, la foto che vedete è verissima, sono seduto al tavolo che discuto con il mio caro e vecchio amico George Clooney, tenendolo aggiornato sulle ultime novità politiche della nostra splendida nazione. Mi domandava se anche qua in Italia ci si vergogna della politica per via delle persone che ne fanno parte, come gli americani che ora si imbarazzano quando sentono il nome di Schwarzenegger, acclamato (...) governatore della California. Gli ho risposto candidamente che qua la situazione è catastrofica, specificando che però al peggio non c'è mai fine, raccontandogli della candidatura di Emanuele Filiberto alle prossime elezioni europee. Per lui che non sapeva bene chi fosse 'sto Filiberto, gli ho immediatamente chiarito alcune cose:

1-Emanuele Filiberto è quello che, insieme alla sua famiglia, chiese un risarcimento di 260 (duecentosessanta, mica bruscolini) milioni di euro allo stato italiano per i danni morali subiti in 54 anni di esilio. Il colmo, come se Hitler chiedesse un risarcimento agli ebrei perchè il perdere la guerra lo aveva fatto andare in leggera depressione;

2-Emanuele Filiberto è quello che ha partecipato come "ballerino" (chiedo umilmente perdono a tutti i ballerini) a una trasmissione-reality di Raiuno;

3-Emanuele Filiberto è quello che viene presentato da molti come un ragazzo modello, ma la realtà non è proprio questa, basta vedere alcune feste a cui partecipa;

4-Emanuele Filiberto è quello che alle elezioni politiche italiane del 2008 si candidò alla camera dei deputati con una lista denominata "Valori e futuro con Emanuele Filiberto" (ah ah ah), presentandosi solo per la circoscrizione estera "Europa". Per fortuna non tutti i mali vengono per nuocere, e con soltanto lo 0,4% la sua lista si classificò come il peggior risultato della circoscrizione estera Europa.

Dopo tutte queste informazioni, devo rivelare che George è diventato paonazzo e ha iniziato ad avere qualche conato di vomito (scolarsi 4 filu e ferru non deve averlo aiutato), lasciandomi così su due piedi a finire la cena da solo. Inutile dire che quello è stato il nostro ultimo incontro, anche perchè ogni volta che tento di chiamarlo, mi risponde puntualmente la segreteria telefonica con il seguente messaggio:"lunga vita a Terminator"! accompagnato da una sonora pernacchia in rigoroso e stretto dialetto americano della zona di Hollywood.