Facebook mania


E' da un po' di tempo che non scrivo, ma se qualcuno si stesse chiedendo il perchè (sono sicuro che c'è gente che non ci dorme la notte per la curiosità), sappiate che in quest'ultimo mese sono stato molto impegnato nel copia e incolla che nella mia università chiamano tesi, e quindi non mi è rimasto molto tempo per aggiornare il blog. Per la cronaca, potete chiamarmi dottore... povera Italia...

Fatta questa premessa di vitale importanza, l'argomento che affronterò oggi, e soprattutto ciò che penso di tale argomento, mi farà piovere addosso un mare di critiche che costringerà il sottoscritto ad andare a difendersi a Porta a porta, viste le tematiche particolarmente rilevanti che in questo periodo sono oggetto di discussione nel salotto di quel mattacchione di Vespa.
Voglio parlare di Facebook. Ebbene si, il social network più sputtanato del mondo, ha fatto si che io scrivessi un post. Era inevitabile che lo facessi, dato il dilagare di questo fenomeno, tanto che ormai è risultato da un recente sondaggio che la parola più pronunciata dagli italiani non è più vaffanculo o in alternativa a soreta, ma taggare o nella forma colloquiale, ti ho taggato. Inutile dire che non ho la più pallida idea di che accidenti voglia dire questo verbo, che per me suona un po' come il "puffare" usato dai Puffi in ogni momento e ambito, sia che si stia discutendo di filologia romanza che delle tette della Arcuri. Io non ho niente contro facebook, o le piattaforme internet in generale (anche perchè scrivo su un blog) se usate nei giusti tempi e modi. Ma sapere di persone che ci passano le giornate, discutendo non si sa bene di cosa, un po' mi intristisce. Oppure apprendere che "Silvana è contenta perchè finalmente le è tornato il ciclo" o "Ciro si accinge a mangiare un panino con la mortadella", non è che mi esalti poi così tanto o aumenti il mio interesse verso queste persone. Gente che accetta l'amicizia di uomini e donne che se vedesse in strada nemmeno saluterebbe, o gente che non vede l'ora di farsi i cazzi degli altri o che altri si facciano i cazzi loro. E quando esco a cena con gli amici, e l'argomento cade immancabilmente su facebook, escludendomi così automaticamente da tutti i discorsi, il primo pensiero che mi viene in mente non è che dovrei iscrivermi anche io, ma che dovrei scappare il più lontano possibile in modo che nessuno possa più taggarmi.

Commenti

Anonimo ha detto…
Hai tutte le ragioni di questo mondo. Purtroppo facebook è il sito del momento e come dici ha molti lati negativi. Ma non dimenticare anche i suoi lati positivi! Ti faccio il mio esempio: grazie a Facebook sn tornata in contatto con il gruppo di amici delle vacanze. Tutte persone con i quali avevo perso i contatti con il passare degli anni e che grazie al loro nome e cognome su Facebook sono riuscita a rintracciare. Hai ragione che a volte diventa un "vizio" e che molte persone sono poi prese dalla "facebookmania", ma pensa a quante cose fanno male nella vita...facebook almeno ti riporta al passato e ti fa tornare il sorriso!!!Ritrovare il tuo migliore amico e che poi è diventato un tuo ex e che si è trasferito a Barcellona e che nn senti da 3 anni...beh, almeno x me è una bellissima opportunità!!!
Su facebbok esiste un gruppo: "Che cazzo mi chiedi l'amicizia su Facebook se poi non mi saluti per strada?"ecco...bisogna tener conto di questo ed ecco che si va avanti cn amicizie reali!!!
Baci e quando vuoi fatti sentire via email (aissela85@hotmail.it) o via cell!
Alessia
Anonimo ha detto…
Avverto uno strascico di polemica e di leggero odio per il social network facebook, ma già il fatto che tu ne stia parlando spiega quanto seguito abbia. Puoi usarlo e non usarlo come preferisci, e ti da la possibilità di rintracciare persone con le quali hai condiviso qualcosa e che avevi perso di vista. E poi se non hai credito nel cell puoi mandare un messaggio in bacheca! :-) L' importante è distinguere i veri amici del mondo reale da quelli che sono solo "contatti con richiesta d' amicizia in un social network" e quindi facenti parte di un mondo virtuale! Il proprio facebook se lo crea e gestisce ognuno di noi a proprio modo! Per quanto riguarda Porta a porta è vero che sta scadendo, ma ora che a Matrix non c'è Mentana il buon Vespa sa che non ha concorrenza!
PS= visto che la tesi è un copia e incolla, tienila ben conservata che la facciamo diventare un passa mano e me la presti per quando toccherà a me!
Ciao, Giovanni Fiori.
Antonello Falchi ha detto…
Per Alessia: ti ringrazio per il commento, era da tanto che non ci sentivamo. Sui lati positivi che metti in risalto, ti rispondo facendoti una domanda: come mai si ha tutta questa "voglia" di rintracciare persone che per anni non abbiamo considerato e viceversa? riflettici un po'su
Anonimo ha detto…
L'altra sera mi è venuta "voglia" di rintracciare una persona che per anni non ho considerato e viceversa...TU! E' stato possibile tramite cellulare, ma se non avessi avuto + il tuo num,non ci saremmo più sentiti! Non ti pare?? Anche se nn ci siamo considerati x anni e nn ci siamo + sentiti, ciò non toglie che a me ha fatto molto più che piacere ritrovarti!!!Sbaglio??
Anonimo ha detto…
io dico solo una cosa..finalmente hai aggiornato il blog,iniziavo a preoccuparmi..dottore!!! Per facebook concordo con giovanni,ognuno è padrone della gestione del suo spazio,e se davvero vorresti sentire tutti gli amici che hai le ricariche del cellulare si sprecherebbero ogni giorno..è utile usato in giuste dosi..come tutte le cose il troppo stroppia. Franco
Antonello Falchi ha detto…
Per Giovanni: il fatto di saper distinguere tra amici reali e cosiddette amicizie virtuali lo trovo scontato e sarebbe assurdo il contrario. E poi dedicare molto tempo ad "amicizie" virtuali, soprattutto quando si parla di nulla, lo trovo un po' deprimente.
P.S.: per la tesi non c'è problema, quando vuoi te la regalo...

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