Conviene che mi svegli?


Meno male che ci sono le vacanze natalizie! Anche quest'anno sono arrivate. Finalmente, che gioia, che allegria! Proprio ieri pomeriggio, talmente entusiasta per l'inutilità di queste feste, stavo decidendo se scaccolarmi, ovvero prelevare del campione di muco dal mio naso con l'ausilio del dito indice e ubicarlo nella parte sottostante del divano a completa insaputa della mia povera madre, con la mano destra o con quella sinistra; e nella più totale apatia mi è capitato sotto gli occhi un numero del fantastico settimanale "Oggi". Lo so, sono masochista ma le feste hanno su di me quest'effetto, perciò ho iniziato a sfogliarlo. Si parte con servizi interessanti che danno preziosissimi consigli su come evitare gaffe durante il cenone di natale, problema spinoso come quello della nascita dell'uovo o della gallina; poi si passa a domande scottanti e scomode del tipo: "Davvero Fazio è fazioso"?, "È giusto fare il presepe a scuola"?, e ancora "Con la crisi gli spot diventano a lieto fine"? Domande alle quali ho sempre cercato di dare una risposta, incontrando continuamente enormi difficoltà, principalmente per via del fatto che sono interessanti come le regole del subbuteo. Non contento di tutti questi servizi, sono arrivato fino all'ultima pagina, e qua c'è stata l'apoteosi: le lettere private a Susanna Agnelli. Premesso che la foto presente della Agnelli è la stessa di 20 anni fa, e già allora era decrepita, questa rubrica è spettacolare, principalmente per le risposte fornite dalla stessa. Lei riesce a liquidare qualunque tipo di lettera e di problematica sottopostale con 4-5 frasi che fa ruotare a piacimento e che vi vado a elencare:

-È sicuramente quello che mi auguro.

-La penso come lei.

-Non si preoccupi troppo e lasci perdere.

-Ottimo consiglio.

Cioè, con tutto il rispetto, ma una persona ha bisogno proprio di scrivere a Susanna Agnelli per sentirsi dare certe utilissime risposte? Mah, ho i miei dubbi, e per cercare di chiarirmeli scrivo immediatamente una lettera a Cristina Parodi che son certo mi darà delle risposte che potrò leggere sul prossimo numero di "Oggi", comodamente seduto sulla tazza del water.

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