Riflessioni in libertà


Oggi,mentre mangiavo(tipico pranzetto leggero a base di porcetto arrosto,patate fritte unte nell'olio e come dessert un bel big-mac menù di Mc donald recapitatomi direttamente a casa dal famoso pupazzo),guardavo la tv,in uno stato di totale catalessi,intento a ragionare sui miei numerosi problemi,come ad esempio quali boxer potrebbero starmi meglio per un festino sado-maso a cui parteciperò prossimamente,oppure se quando morirò mi piacerebbe essere cremato,imbalsamato o essere il protagonista televisivo di un bel programma di approfondimento,dove un noto psicoterapeutaanalistacriminologopsicologostòquaintelevisioneperchènonhouncazzodafare analizza e opina sulla mia vita,nel caso la mia morte fosse stata violenta.Quando,improvvisamente,la mia attenzione è stata prepotentemente attirata dalle voci che provenivano dal mio televisore,dal fantastico programma l'Italia sul 2;dove gli illustri ospiti dibattevano su un problema molto più grande e importante dei miei:quale sia il colore più adatto del vestito che la sposa indosserà il giorno delle nozze.Non potevo assolutamente sottrarmi dall'ascolto,anzi,ho anche cercato di contattare la redazione del programma per dire la mia e fare delle domande al riguardo,ma mi hanno detto che gli ospiti in studio non avrebbero potuto rispondere nel caso li avessi sottoposti a domande scomode,quali quelle riguardanti l'abito dello sposo o il numero di invitati al banchetto nuziale.

E così,visibilmente risentito,ho deciso di spegnere la tv e mi sono immediatamente ritirato in meditazione in Sinkiang-Uighur,nota regione autonoma del Tibet,dove so che quasi certamente si pranza ad un orario differente da quello italiano e quindi non c'è il pericolo di cambiare canale e trovare l'Italia sul 2.

Commenti

Anonimo ha detto…
Essere strano...ma cosa è la stranezza?qualcosa che ti distingue dalla gente normale...ma la normalità esiste oggettivamente o è solo un modo di incasellare e catalogare le persone e ognuno è normale a modo suo?e allora se la normalità è solo un modo di dire,la tua stranezza non esiste!
Antonello Falchi ha detto…
Per Anonimo: il titolo che ho scelto per questo blog (a cui già faccio riferimento nel mio primo post) è stato frutto del caso, dato che ancora oggi non mi viene in mente un titolo adeguato. Si accettano suggerimenti e consigli.

Post popolari in questo blog

Il lanciatore di coltelli

La statura morale di un uomo

Il coraggio di Rita Atria