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Visualizzazione dei post da settembre, 2015

Il funerale

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                                         Lo scrivo senza tanti giri di parole: il funerale di Vittorio Casamonica è stato il funerale di Roma e dell'Italia. Non tanto per il funerale in sè, che è stato grottesco, ridicolo, ipocrita, vomitevole come solo un funerale mafioso può essere, ma per quello che ha rappresentanto e rappresenta: l'ostentazione becera di un potere mafioso, l'arroganza che proviene dall'impunità di fronte a una città, a uno stato, che niente continua a fare per combattere il più grande cancro che ci attanaglia da troppi anni, la criminalità organizzata. Le immagini del funerale sono onestamente incommentabili, tanta è la frustrazione che si prova nel vederle e nel viverle, perchè ora riguardano Roma, ma in realtà riguardano tutta la nazione. Un comune che dovrebbe esse...

L'Aquila bella mè

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Tornare a L'Aquila e accorgersi che niente è cambiato fa male. Tornare a L'Aquila e vedere che le macerie sono ancora là fa troppo male. Ogni casa squarciata, ogni crepa nei muri del centro, ogni negozio abbandonato è come una lama che ti ferisce l'anima. La casa dello studente sprofondata di un piano, la prefettura ridotta a macerie, la cupola della Chiesa delle anime sante che non esiste più.  Dapprima provi stupore, perchè sei sorpreso che dopo 6 anni tutto è rimasto fermo a quella maledetta notte di aprile, poi provi rabbia, perchè sei incazzato con il governo nazionale, con le istituzioni, con i mass media che fanno finta di non vedere, di non sapere, con la politica che dovrebbe intervenire ma è troppo impegnata a pensare a se stessa. Poi provi sconforto, amarezza, dolore, un dolore profondo, intenso, che aumenta e ti entra dentro. E tu ti senti impotente, ti senti colpevole perchè vorresti fare qualcosa, perchè le macerie riguardano anche te. E ti assale un ...